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Oggi, con la raccolta delle uve Pinot Grigio, inizia la nostra vendemmia 2016 nella Tenuta Civranetta. Il bel tempo e le temperature di questi giorni hanno facilitato la fase finale della maturazione e ci aiutano nelle operazioni di raccolta. Non potevamo augurarci di meglio dopo un’annata così instabile!

Facciamo il punto..

 

Andamento meteorologico

La stagione era partita in modo difficile. L’inverno è stato caratterizzato da temperature alte rispetto alla media e le precipitazioni durante i mesi di dicembre e gennaio sono state molto scarse.

Il periodo più difficile è stato fine primavera. Nei soli due mesi di maggio e giugno la quantità di precipitazioni è stata superiore a quella di tutto il periodo invernale, con temperature molto instabili.

Fortunatamente luglio è trascorso caldo e asciutto, riportando le temperature nelle medie stagionali, mentre agosto, specialmente nelle ultime settimane, è stato caratterizzato da temperature più contenute e con una maggiore escursione termica tra il giorno e la notte.

 

Lo stato delle uve

Il mite clima invernale ha anticipato il germogliamento della vite e dato inizio a un lungo periodo di fioritura.

Le piogge primaverili hanno messo a rischio l’impollinazione dei fiori e ridotto il tasso di allegagione (passaggio dal fiore all’acino), portando alla formazione di grappoli più spargoli (poco compatti) rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno ha avuto degli aspetti decisamente positivi in un’annata come questa, facilitando il passaggio dell’aria tra gli acini e favorendo la sanità del frutto, nonostante l’elevata e prolungata umidità primaverile. Il Pinot Grigio è stato forse la varietà che più ha tratto beneficio da questo fenomeno, dati i suoi grappoli piccoli e molto compatti.

Luglio ha ripristinato le condizioni ottimali per la fase una buona invaiatura (fase in cui l’acino cambia colore) e ad agosto abbiamo assistito a un’ottima maturazione delle uve.

 

Le date di raccolta

Pinot Grigio: 1-2 settembre

Chardonnay: 7-8 settembre

 

Le attese sul vino

L’escursione termica delle ultime settimane ha permesso una buona conservazione delle componenti acide negli acini, importanti poi nella vinificazione, e favorito la ricchezza di profumi. Questi sono tutti indici di un’elevata qualità per le uve che stiamo raccogliendo, dalle quali ci aspettiamo vini dal ricco bouquet e con una buona durabilità.